La norma, se approvata impedirebbe “a un operatore particolarmente dinamico e competitivo lo svolgimento della propria attività”. La richiesta, perciò, è che venga abrogata il prima possibile anche perché, nell’analisi del Garante, non solo si ribadisce la legittimità del modello di Flixbus, che non prevede il possesso diretto dei bus, ma riconosce che “la diffusione di piattaforme e l’ingresso nel mercato italiano di nuovi operatori nazionali e stranieri hanno delineato un contesto competitivo molto vivace e sfidante”.
L’Antitrust si è infatti schierata a favore del servizio di bus low cost e ha inviato al Governo e al Parlamento una segnalazione che li esorta a cancellare dal Milleproroghe la legge che minaccia di bloccare il player con “effetti fortemente anticoncorrenziali nel settore, con danni diretti e tangibili per i consumatori”.