Il binomio è cultura-turismo. Sarà il filo conduttore del Piano strategico per il turismo del governo per i prossimi cinque anni. Dario Franceschini, a Berlino, in occasione dell’apertura della Fiera internazionale del turismo, dice: “la competizione diventa sempre più serrata”, legare l’offerta turistica alla “straordinaria potenzialità culturale dell’Italia” è la carta vincente. L’industria turistica per il nostro Paese è un volano economico straordinario, che vale il 10,2% del Pil e l’11,6% dell’occupazione. L’Italia è fra i cinque paesi più visitati al mondo, ed è la prima destinazione fra i turisti extra-europei che visitano l’area Schengen (cinesi, giapponesi, australiani, americani, canadesi e brasiliani). È il Paese più fotografato su Instagram, con ben 54,4 milioni di immagini taggate con l’hashtag #italy. E Italia.it ha la pagina Facebook con l’engagement più alto in Europa con 31,3 mila interazioni totali a settimana. Numeri che premiano la scelta di puntare sulla comunicazione digitale, “il vero campo dove oggi si gioca la competizione turistica”, ha aggiunto Franceschini.
L’obiettivo principale del Piano strategico è allargare l’offerta del territorio, “moltiplicando innanzitutto gli attrattori turistici internazionali”. Il 2017 sarà “l’anno dei borghi e dell’ospitalità diffusa”. È necessaria una promozione condivisa del Paese”.
Per l’Italia la Germania è il mercato più importante, con 10,9 milioni di arrivi nel 2016 e 53,3 milioni di presenze, secondo i dati forniti dall’Enit a Berlino. La spesa turistica dei tedeschi in Italia è cresciuta dal 2015 al 2016 del 5% (fonte Bundesbank). Quasi il 50% dei turisti tedeschi proviene da Baviera e Baden-Wuerrtemberg, i due Laender meridionali. Si punta sui tedeschi per valorizzare, attraverso il legame con cultura, enogastronomia e turismo sostenibile, luoghi finora poco frequentati. Infatti da aprile apriranno le filiali Enit di Berlino e Monaco, grazie al supporto dell’Ambasciata tedesca in Germania.