Quando l’hotel valuta il cliente

Nell’epoca in cui sono i viaggiatori ad avere l’ultima parola sugli hotel, surclassando spesso il peso delle classificazioni con le review, cosa accade quando sono gli albergatori a dare un giudizio ai clienti?

Ci ha pensato il player di home sharing, Airbnb, offrendo agli host la possibilità di recensire gli ospiti, al fine di avere un feedback; anche l’operatore “On the Beach” ha pensato di dar voce all’hotellerie, con un’indagine internazionale che ha coinvolto gli staff di oltre 100 alberghi in giro per il mondo, dalla quale si evince un generale apprezzamento per gli ospiti gentili e di buone maniere, poco rumorosi e di mano generosa quando si parla di mance.

Scorrendo i risultati dell’inchiesta, riportata su TravelDailyNews, si scopre così che i più apprezzati, con il 32 per cento delle preferenze, si rivelano essere i britannici, seguiti dagli svedesi e dai norvegesi.  I turisti anglosassoni sembrano essere i viaggiatori più affabili ed amichevoli, propensi a donare mance modeste, caratteristica che gli albergatori ritrovano con favore anche negli svedesi e negli americani.

Particolarmente ostili i turisti russi e tedeschi e francesi, secondo il 31 per cento degli intervistati. Questi ultimi si guadagnano anche il titolo di maggior ‘compleiner’, particolarmente esigenti, se non proprio incontentabili e pronti alla lamentela, stando ai pareri del 12 per cento degli intervistati.

Posted on 12 Agosto 2016 in Journal, News, viaggi

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About the Author

Pierluigi Polignano. Economista del Turismo, fondatore di "Made in Puglia®"

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