Il Turismo Spaziale: un mercato in fase d’introduzione

Questo è il titolo della mia tesi di laurea, discussa il 2004, presso il Centro Studi (e ricerche) sul Turismo, Università degli Studi di Perugia.
Si partirà dal mio Paese, l’Italia (dalla Puglia o dalla Sardegna, forse dalla Toscana). Grottaglie è in vantaggio. Destinazione: Spazio. Un protocollo di intesa firmato dalla Altec di Torino, eccellenza italiana per la fornitura di servizi ingegneristici e logistici a supporto della Stazione Spaziale Internazionale e dello sviluppo e della realizzazione delle missioni di esplorazione planetaria, e Virgin Galactic, compagnia aerospaziale privata di Richard Benson prevede la creazione di uno “spazioporto” in Italia. Da lì decollerà la SpaceShipTwo, in grado di trasportare 8 persone, due membri dell’equipaggio e sei turisti. Secondo Vincenzio Giorgio, amministratore delegato di Altec (partecipata dalla maggiore azienda spaziale europea, Thales Alenia Space e dall’Agenzia Spaziale Italiana, ASI) i primi turisti spaziali potranno partire già tra due, tre anni. Non resta che individuare il sito giusto in una rosa di cinque: l’aeroporto di Decimomannu, Cagliari, la base di San Giusto a Pisa, Dal Molin a Vicenza o quella di Grottaglie, Taranto. Presentata lo scorso febbraio la nuova SpaceShipTwo della Virgin Galactic porterà i 6 passeggeri, a 15 km di quota agganciati all’aereo WhiteKnightTwo, che poi sgancerà la navetta che compirà il volo suborbitale. Da lassù si potrà osservare la curvatura della Terra, ma anche il buio dello spazio e si potrà sperimentare l’assenza di gravità. Al prezzo di circa 235 mila euro.
Fonte: www.rainews.it

Posted on 5 Dicembre 2016 in Journal, News, Puglia, Turismo Spaziale

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Pierluigi Polignano. Economista del Turismo, fondatore di "Made in Puglia®"

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