Il gap digitale frena l’Italia

In un anno positivo per il turismo della Penisola, arriva la doccia fredda: il Paese potrebbe attrarre fino a 2 milioni di visitatori in più se i suoi musei avessero un’offerta digitale alla pari con quella delle principali attrazioni europee.

L’analisi arriva da Bem Research, che ha messo in ordine in un indice di ‘prestazioni’ online le principali strutture museali del mondo. Secondo questa classifica, riportata dal Sole 24 Ore, il museo statale italiano che meglio si comporta online è il Cenacolo Vinciano di Milano; al secondo posto il Forte di Bard in Valle d’Aosta e al terzo il Museo del Castello di Miramare di Trieste.

A seguire il Museo Egizio di Torino e la Valle dei Templi di Agrigento. I siti archeologici e museali che dominano le classifiche degli ingressi in Italia, ossia Colosseo, Pompei e Uffizi, sono ben lontani dalle posizioni di testa della graduatoria.

Ma il confronto diventa impietoso se messe in relazione con le risorse turistiche estere: se il Cenacolo, primo in classifica, ottiene come punteggio 100, il Museo del Prado di Madrid ha 162, la Tour Eiffel 157, la torre di Londra 139.

Fonte: TTG Italia

Posted on 2 Settembre 2016 in Incoming, Journal, News

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Pierluigi Polignano. Economista del Turismo, fondatore di "Made in Puglia®"

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