I clienti di Airbnb

Gli albergatori hanno paura di Airbnb e forse, non hanno tutti i torti. Questo almeno è quanto emerge dai risultati di uno studio effettuato dalla Ryerson University di Toronto su 1.000 clienti del sito di home sharing: Airbnb non solo è un competitor, ma ha anche alcuni plus che gli hotel difficilmente potranno riprodurre.

Lo studio evidenzia che il 43% di chi sceglie Airbnb lo fa in sostituzione di un hotel di medio livello, ma che probabilmente cerca, per il soggiorno, qualche spazio in più. I motivi principali della scelta, infatti, vedono certo il prezzo vantaggioso come primo driver per l’utilizzo del portale, ma anche la location, spesso più centrali di quelle degli hotel, e poi la sensazione di essere a casa e la possibilità di avere una maggiore spazio disponibile per il soggiorno.

Tanto è vero che per il 70 per cento la scelta dei clienti di Airbnb sceglie l’affitto di un intero appartamento per le notti da trascorrere nella destinazione.

Il numero delle notti è un’altra questione scottante: la durata media del soggiorno è di tre notti e il fatto di essere ospite in un appartamento non produce un incremento nelle presenze. Un segnale importante anche per le destinazioni: il 73 per cento degli intervistati, infatti, sostiene che la durata del suo soggiorno non viene influenzata dall’essere in hotel o dall’utilizzo di una struttura Airbnb.

Fra i 1.000 intervistati, l’89 per cento si dice soddisfatto (il 57 per cento molto soddisfatto) e il 62 per cento conferma che riutilizzerà i servizi della piattaforma entro l’anno.

D’altronde, il sindaco di Barcellona mette sotto pressione Airbnb chiedendo ai cittadini di fare la spia sugli affitti irregolari dei vicini di casa. In Francia è già scoppiato il caso-tasse, visto che il colosso degli affitti temporanei ha pagato solo 69.168 euro di imposte grazie a una sorprendente “ottimizzazione fiscale”. Ancor più sorprendente se si pensa che la Francia ha superato quota dieci milioni di clienti, diventando il secondo Paese al mondo per Airbnb dopo gli Stati Uniti.

Posted on 5 Settembre 2016 in Journal, News, Places

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About the Author

Pierluigi Polignano. Economista del Turismo, fondatore di "Made in Puglia®"

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