L’hotel vende pacchetti: ipotesi reale

 Un’ipotesi che potrebbe diventare realtà. Anzi, c’è già la regione capofila: la Toscana. La vendita di servizi turistici da parte degli alberghi è qualcosa di più di una semplice idea. La legge sul turismo approvata dalla Regione, infatti, contiene un articolo che apre un nuovo scenario. Secondo l’articolo 31, infatti, le strutture ricettive “possono vendere direttamente al cliente i servizi turistici non accessori al trasporto o all’alloggio, purché l’acquisto di questi avvenga solo dopo l’inizio dell’esecuzione del servizio turistico principale”.

“Il testo in realtà ridimensiona l’ipotesi iniziale sulla questione pacchetti – afferma Paolo Corchia, presidente Federalberghi Toscana -. Certo, qualche passo in più è stato fatto. Ma manca la possibilità di vendere i trasporti: una limitazione non da poco, ad esempio, per le strutture dell’Isola d’Elba, per le quali sarebbe utile poter vendere il trasferimento in traghetto”. A questo si aggiunge, sottolinea ancora Corchia, “una ambiguità: i servizi aggiuntivi si possono vendere solo una volta che il cliente è arrivato in albergo”.

Albergatori e agenzie
Ma, per gli albergatori, resta ancora uno spiraglio. Corchia, che è anche vice presidente Federalberghi nazionale, sottolinea infatti: “Il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ha affermato che la legge sulla concorrenza potrebbe consentire agli albergatori di vendere servizi, compresi i trasporti”.

Sul fronte delle agenzie, il presidente di Fiavet ToscanaPier Carlo Testa, sottolinea che l’articolo 31 della legge regionale del turismo è stato “molto combattuto”. Anche perché, concordando con Corchia, “il testo è ambiguo, si presta a interpretazioni”.

Al centro della questione, la sovrapposizione di competenze tra agenzie di viaggi e hotel. “La vendita di pacchetti comporta il regime fiscale 74ter, il fondo di garanzia, la presenza di un direttore tecnico”. Un’obiezione alla quale Corchia replica in questo modo: “Gli alberghi sottostanno a 5mila norme e hanno 24 scadenze fiscali all’anno, ovvero 2 al mese; è uno dei settori più normati”.

Fonte: TTG Italia

Posted on 5 Febbraio 2017 in Senza categoria

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Pierluigi Polignano. Economista del Turismo, fondatore di "Made in Puglia®"

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