Semafori per gestire il traffico creato dai selfie, accessi a strade e spiagge da prenotare online, presenze monitorate e sensori per registrare i passaggi degli escursionisti. Dal Trentino alle Cinque Terre, fino a Capri e alla Sardegna, sono state adottate diverse strategie per contenere l’impatto del turismo durante le settimane di maggiore affluenza. Si tratta di misure mirate a ridurre l’effetto del sovraffollamento in città d’arte e località turistiche.
L’overtourism, un termine che descrive il sovraffollamento di destinazioni turistiche, è un fenomeno in continua crescita che sta mettendo a dura prova molte città e luoghi d’interesse in tutto il mondo. Questo problema, già esistente prima della pandemia di COVID-19, si è acutizzato con la ripresa dei viaggi internazionali. Di seguito, esploreremo in dettaglio le cause, gli effetti e le (male)soluzioni intraprese per contrastare questa minaccia globale.
Le cause dell’Overtourism
L’overtourism non è un fenomeno nuovo, ma le sue radici si sono approfondite negli ultimi decenni. Le cause principali di questo fenomeno possono essere ricondotte a diversi fattori:
- Crescita del turismo internazionale: L’aumento del benessere economico in molte regioni del mondo ha portato a una crescita esponenziale dei viaggiatori internazionali. Paesi che prima erano inaccessibili per la maggior parte delle persone, ora sono alla portata di molti, grazie alla globalizzazione e alla riduzione dei costi di viaggio.
- Social Media e Marketing: I social media hanno giocato un ruolo cruciale nell’aumento del turismo. Piattaforme come Instagram, con la loro enfasi sulla condivisione di immagini e video, hanno trasformato molte destinazioni in mete “instagrammabili”. Questi luoghi, una volta sconosciuti, diventano improvvisamente popolari, attirando folle di turisti.
- Mancanza di pianificazione urbana: Molte città non erano preparate a gestire l’afflusso massiccio di turisti. La mancanza di infrastrutture adeguate, unita a una scarsa pianificazione urbana, ha portato al sovraffollamento di aree storiche e naturali.
- Turismo di massa a basso costo: Il boom delle compagnie aeree low-cost ha reso i viaggi accessibili a una vasta gamma di persone. Tuttavia, questo tipo di turismo spesso non porta un reale beneficio economico alle comunità locali, ma contribuisce piuttosto alla saturazione delle destinazioni.
Gli Effetti dell’Overtourism sulle Destinazioni
Gli effetti dell’overtourism sono numerosi e spesso devastanti. Le conseguenze principali includono:
- Degrado ambientale: L’afflusso eccessivo di turisti può danneggiare seriamente l’ambiente. Ecosistemi fragili, come spiagge, parchi nazionali e barriere coralline, sono particolarmente vulnerabili. L’inquinamento, l’erosione del suolo e la distruzione della flora e fauna locali sono solo alcuni degli effetti devastanti.
- Perdita dell’identità culturale: Il turismo di massa può anche erodere l’identità culturale di una destinazione. Le tradizioni locali, le lingue e le pratiche artigianali rischiano di scomparire, sostituite da attività commerciali standardizzate volte esclusivamente a soddisfare le esigenze dei turisti.
- Aumento del costo della vita: Nelle città particolarmente colpite dall’overtourism, come Venezia o Barcellona, l’aumento dei prezzi degli immobili e dei beni di consumo ha reso la vita quotidiana insostenibile per i residenti locali. Questo fenomeno porta spesso all’esodo degli abitanti, trasformando i centri storici in parchi tematici per turisti.
- Stress per le infrastrutture: Le infrastrutture urbane, come trasporti pubblici, rete fognaria e raccolta dei rifiuti, vengono messe a dura prova dall’overtourism. Questo sovraccarico può portare a un degrado della qualità dei servizi offerti sia ai residenti che ai visitatori.
Soluzioni per Mitigare l’Overtourism
Affrontare il problema dell’overtourism richiede un approccio multidisciplinare e la collaborazione tra governi, industrie turistiche e comunità locali. Ecco alcune delle strategie più efficaci:
- Regolamentazione del numero di visitatori: Molte città e parchi naturali hanno iniziato a limitare il numero di turisti giornalieri. Ad esempio, l’ingresso a determinate aree di Venezia richiede una prenotazione anticipata, mentre in altri luoghi, come Machu Picchu, sono stati imposti limiti giornalieri di visitatori.
- Diversificazione delle destinazioni turistiche: Promuovere destinazioni meno conosciute può ridurre la pressione sui luoghi più popolari. I governi possono incentivare il turismo in aree meno frequentate, distribuendo così il flusso turistico in modo più equo.
- Turismo sostenibile: Incentivare pratiche di turismo sostenibile è essenziale per preservare le risorse naturali e culturali. Questo include l’adozione di norme ecologiche da parte delle strutture ricettive, la promozione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale e l’educazione dei turisti riguardo al rispetto delle culture locali.
- Coinvolgimento delle comunità locali: Le comunità locali devono essere coinvolte nel processo decisionale riguardante il turismo. Questo garantisce che i benefici del turismo siano equamente distribuiti e che le culture locali siano rispettate e valorizzate.
L’overtourism è una sfida complessa che richiede azioni immediate e concertate per evitare danni irreparabili alle destinazioni turistiche più amate del mondo. Solo attraverso una pianificazione attenta, una regolamentazione efficace e una maggiore consapevolezza da parte dei viaggiatori, sarà possibile preservare il patrimonio culturale e naturale per le generazioni future.
Suggerimento per i destination manager, stakeholder ed amministrazioni locali: studiate o almeno datevi “na lètta” qui
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